(9Colonne) – Roma, 26 giu – Sostanzialmente stabile a giugno la fiducia delle imprese manifatturiere. L’indice Isae si attesta a 96,3 (96,2 a maggio), confermandosi su livelli superiori a quelli medi del primo trimestre dell’anno. Salgono leggermente i giudizi sul livello corrente degli ordini e rimangono stabili scorte di magazzino e attese di produzione; continuano anche a migliorare i giudizi sull’andamento della produzione (che nei beni d’investimento si collocano sui massimi degli ultimi 12 anni). La fiducia migliora tra i produttori di beni di consumo (da 96,4 a 97,3), ma scende nei beni di investimento (da 99,9 a 99,3) e negli intermedi (da 94,1 a 93,1). La sostanziale stabilità registrata dall’indice nazionale si riflette, a livello territoriale, in un lieve peggioramento nelle regioni del Centro-Nord e in un deciso miglioramento nel Mezzogiorno. Circa il fatturato all’export, calano i giudizi sull’andamento negli ultimi 3 mesi, ma migliorano le previsioni a breve termine; diminuisce anche leggermente (rispetto ai valori elevati toccati nei precedenti trimestri) il rapporto tra prezzi all’esportazione e prezzi interni. Tra i vincoli segnalati all’attività di esportazione, aumentano fortemente quelli legati a fattori di prezzo e di costo (probabilmente in relazione all’apprezzamento del cambio) e a difficoltà di ordine burocratico. Tra i mercati di sbocco, aumenta il ruolo di Francia e Germania, a scapito degli altri paesi UE; sostanzialmente stabili invece i paesi del resto del Mondo. Diminuisce il numero delle imprese che indica come paesi principali concorrenti sui mercati internazionali e domestici la Francia, la Germania e il Regno Unito; aumentano di converso quanti avvertono la concorrenza degli altri paesi europei. Analogamente, diminuiscono quanti lamentano una forte concorrenza di Stati Uniti e Cina e aumentano invece le segnalazioni per altri paesi del resto del Mondo non ulteriormente specificati.