Lazard: chiude in rosso il 1Q e taglia personale
Lazard ha registrato una perdita inattesa nel primo trimestre e ha dichiarato di voler ridurre la sua forza lavoro del 10% quest’anno.
“Il primo trimestre è stato caratterizzato dall’incertezza economica e dalle turbolenze del mercato, in particolare nel settore finanziario”, ha affermato Kenneth M. Jacobs, presidente e amministratore delegato di Lazard. “L’Asset Management è partito bene quest’anno, tuttavia il rallentamento dell’attività di M&A ha portato a ricavi significativamente inferiori nel trimestre e le prospettive per l’anno rimangono incerte”.
I tagli dei posti di lavoro hanno già comportato una spesa di 21 milioni di dollari nel primo trimestre e la società prevede un costo aggiuntivo di circa $ 95 milioni. Lazard contava circa 3.400 dipendenti alla fine di marzo.
Le entrate di consulenza finanziaria del primo trimestre di Lazard sono crollate del 29% rispetto all’anno precedente, a $ 274 milioni, e sono state al di sotto della stima di $ 296 milioni degli analisti interpellati da Bloomberg. I ricavi della gestione patrimoniale, pari a $ 265 milioni, sono diminuiti del 15%. La perdita rettificata per azione è stata di 26 centesimi, rispetto a un utile per azione medio atteso di 30 centesimi.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.
