Secondo le indiscrezioni, Chat GPT tornerà operativa in Italia tra oggi e domani. Ricordiamo che recentemente il Garante della Privacy italiano ha sancito lo stop all’applicazione di intelligenza artificiale in Italia, finché non rispetterà la disciplina privacy. In questi giorni, OpenAI, la società madre del chatbot, ha infatti accettato di adeguarsi alla normativa europea sulla privacy e di adempiere alle richieste del Garante Privacy.
Chat GPT torna in Italia: le richieste del Garante della privacy
Come riporta il quotidiano “Il Sole 24 Ore”, il primo segnale in tal senso era arrivato ancora settimana scorsa, quando OpenAI aveva consentito a tutti gli utenti di escludere le proprie conversazioni dal training dell’algoritmo.
Il Garante della Privacy italiano ha richiesto altri strumenti, come la possibilità per gli interessati, anche non utenti, di chiedere la rettifica dei dati personali generati in modo inesatto dal servizio o la cancellazione degli stessi. Inoltre, OpenAI dovrà consentire agli interessati non utenti di esercitare in modo semplice e accessibile il diritto di opposizione rispetto al trattamento dei loro dati personali.
OpenAI dovrà anche fare una campagna pubblicitaria per informare tutti, anche i non utenti, della possibilità di essere esclusi dal chatbot. Un caso esemplare è quello di un sindaco australiano che secondo il chatbot era stato condannato per corruzione, cosa falsa che ha portato alla richiesta di esclusione di quest’ultimo dal sistema. Se OpenAI non riesce a rettificare questi errori, deve, almeno permettere a chiunque di essere esclusi dal sistema.
La verifica sull’età dei minori
Il Garante della Privacy si é espresso anche su un’altra questione particolarmente importante, ovvero la verifica dell’età dei minori. Il Garante ha ordinato alla società guidata da Sam Altman di implementare un sistema di verificazione dell’età degli utenti entro il 30 settembre 2023, in grado di escludere l’accesso agli utenti infratredicenni e ai minorenni non autorizzati dai genitori.
Il presidente del Garante, Pasquale Stanzione, qualche giorno fa ha suggerito, secondo quanto riporta “Il Sole 24 Ore”, l’uso di intermediari sicuri per le piattaforme, che sono obbligate a negare l’accesso ai minori di 13 anni non autorizzati dai genitori.