Economia

WSI Smart Talk: sarà ancora la tecnologia a trainare la crescita?

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Mercoledì 3 maggio è andata in onda una nuova puntata di WSI Smart Talk, intitolata “Sarà ancora la tecnologia a trascinare la crescita?. Un appuntamento realizzato in collaborazione con Fidelity International, che è stato condotto da Leopoldo Gasbarro, direttore di “Wall Street Italia” e ha visto come ospiti Donatella Principe, director market and distribution Strategy di Fidelity International, e Gianluca Dettori, fondatore di Primo Ventures. Andiamo a vedere brevemente i punti salienti della puntata.

Le parole di Principe a WSI Smart Talk

L’esperta di Fidelity, Donatella Principe, è partita offrendo un po’ quella che è la view macro del momento attuale, evidenziando quanto il fattore psicologico sia decisivo anche nel vedere in maniera meno positiva tutto il contesto:

“Il 2023 che stiamo vivendo si può considerare un pendolo che oscilla tra una sorpresa positiva, per la riapertura della Cina, e una negativa, per la crisi bancaria. Ago della bilancia tra i due estremi è la politica monetaria, impegnata nella più difficile lotta all’inflazione dagli anni 70 a oggi. Politica monetaria che sappiamo per anni ha determinato i destini dell’economia e dei mercati finanziari e che oggi si è spostata in una dinamica fortemente restrittiva; quindi, parliamo di capitale e costo elevato della liquidità. Se però allarghiamo un po’ l’orizzonte al medio periodo, il modo in cui potremmo definire la fase che stiamo vivendo lo rubo al filosofo francese Edgar Morin. Questa è l’era della policrisi. Abbiamo una crisi bellica che ha portato con sé una crisi energetica, che a sua volta ha portato con sé una crisi inflattiva, che ha portato con sé una stretta monetaria e che ha portato con sé una crisi bancaria. Più di così direi che non ce la facciamo, ma mi piace sottolineare che il modo in cui noi percepiamo il contesto è fortemente influenzato dalla nostra psicologia. Nel corso degli ultimi anni credo che pochi si siano accorti che in America sono fallite 71 banche mentre oggi nell’era della policrisi il fallimento di 3 banche viene percepito come un elemento fortemente distruttivo”.

Il commento di Dettori

Gianluca Dettori, invece, ha parlato di innovazione e spiegato come si sta muovendo in questa fase il segmento venture capital, dando anche indicazioni sui settori più interessanti in cui investire:

“Oggi continua ad esserci un’accelerazione molto forte nello sviluppo di nuove tecnologie. Ciò sta avendo un impatto anche di natura economica e geopolitica. Il nostro mestiere è analizzare i settori che tra dieci anni esprimeranno dei grandi valori. Nel caso nostro puntiamo su settori come spazio e software. Oltre ai big però ci sono anche tante piccole tante startup che nascono in questo momento e possono avere una crescita importante in futuro. Tutte queste grandi società tecnologiche che vediamo sui mercati pubblici adesso, poco più di 15-20 anni fa erano delle startup e tutte nel loro percorso hanno avuto la necessità di un venture capitalist, perché in questi mercati per poter competere occorre fare degli investimenti prima di poter monetizzare un trend o una tecnologia che stai sviluppando. Questo tipo di investimento molto specializzato è quello che fai a valle del nostro processo, poi ci sono le quotazioni in Borsa e così queste società possono ulteriormente sviluppare il proprio business”.