Avvio negativo per Piazza Affari, giù Leonardo dopo i conti
Piazza Affari apre in calo, in linea con le borse del Vecchio Continente. Dopo pochi minuti di scambi, il Ftse Mib arretra dello 0,7% in area 26.640 punti, con i petroliferi Saipem (+0,8%), Tenaris (+0,6%) ed Eni (+0,4%) in lieve rimonta, mentre arretra Leonardo (-4,2%) dopo i conti del primo trimestre.
Ieri Wall Street ha chiuso in ribasso dopo la riunione della Fed, che ha alzato i tassi di 25 punti base e ha lasciato intendere che potrebbe esserci una pausa, pur lasciando aperta la porta a ulteriori strette se necessario. Oggi tocca alla Bce, che a sua volta dovrebbe incrementare il costo del denaro di 25 o 50 bp.
Dall’agenda macro sono in arrivo gli indici Pmi europei e i prezzi alla produzione della zona euro, oltre alle richieste di disoccupazione e la bilancia commerciale negli Stati Uniti. Focus anche sulle trimestrali, con i conti di Apple in uscita stasera.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund poco mosso a 188 bp, con il decennale italiano al 4,13%. Sul Forex, euro/dollaro in rialzo a quota 1,107 mentre il petrolio (Brent) recupera parzialmente terreno a 73 dollari al barile dopo le recenti vendite alimentate dai timori di recessione.
Breaking news
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.
Samsung Electronics ha svelato un piano di riacquisto di azioni pari a 10.000 miliardi di won, con l’obiettivo di incrementare il valore per gli azionisti, da completare entro il 2025.