Lyft scende a Wall Street: fallisce la strategia per competere con Uber
Le azioni di Lyft scendono in Borsa dopo che la strategia della società di ride-hailing di recuperare quote di mercato dalla rivale Uber con tariffe più basse ha alimentato le preoccupazioni su un calo ai suoi margini di profitto.
Almeno nove analisti hanno tagliato gli obiettivi di prezzo su un titolo che quest’anno ha ampiamente sottoperformato il mercato.
La capitalizzazione di mercato dell’azienda è destinata a diminuire di circa 700 milioni di dollari, attestandosi a circa 3,3 miliardi di dollari, una cifra ben lontana dalla valutazione di oltre 24 miliardi di dollari che aveva ottenuto al momento della quotazione in borsa nel 2019. Uber ha una valutazione di oltre 75 miliardi di dollari.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.