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MACRO & MERCATI: E’ IL GIORNO DELLA FEDERAL RESERVE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

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(WSI) – Eventi Odierni
In area Euro sarà pubblicato il dato su M3. All’interno rilevante sarà monitorare le sottocomponenti relative ai prestiti per l’acquisto di case e per il credito al consumo. In Italia e Germania invece è attesa la pubblicazione del dato preliminare sui prezzi al consumo di giugno. Negli Usa la giornata si presenta ricca di eventi importanti. E’ atteso il dato finale sulla crescita del primo trimestre, ma soprattutto la riunione della Fed. Le attese sono per tassi invariati. Gli operatori si focalizzeranno sullo statement per capire se il board modificherà il proprio giudizio sull’inflazione e la crescita economica.

Tassi di Interesse: ieri in area Euro il rendimento del titolo a dieci anni è sceso sotto 4,55%, ritornando ai livelli di inizio mese. Il ribasso ha interessato tutta la curva, ma in particolare la parte a lungo termine, generando un ulteriore restringimento dello spread sul 2-10 anni, sceso in prossimità dei 13 pb. A spingere il ribasso sono stati da un lato il calo dei listini azionari durante la sessione europea, e dall’altro i continui moniti da parte dei membri Bce sul rischio inflazione.

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Oggi dati su M3 peggiori delle attese o comunque in linea con il dato del mese precedente potrebbero alimentare le attese di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Bce, con conseguente penalizzazione della parte a lunga della curva. Sul dieci anni il supporto continua a collocarsi a 4,46% e la resistenza a 4,62%. Negli Usa i tassi di mercato hanno vissuto una sessione dal doppio profilo. Nella prima parte si è assistito ad un ribasso in seguito agli ordinativi di beni durevoli inferiori alle attese. Successivamente, complice il rimbalzo dei listini azionari Usa, i tassi di mercato sono tornati a salire, soprattutto sulla parte a breve. La pendenza sul tratto 2-10 anni si è pertanto ridotta da 21 a 19pb. Le breakeven sono rimaste stabili nonostante il forte rialzo del greggio. Oggi l’attenzione si focalizzerà sulla riunione della Fed attesa questa sera. Il dato sul Pil potrebbe portare volatilità solamente qualora uscisse ben lontano dal consensus. Sul decennale la resistenza si colloca al 5,15%, il supporto al 5%.

Valute: prosegue la bassa volatilità dell’Euro/Dollaro, che continua a oscillare in trading range. E’ possibile che tale movimento continui fino alla riunione della Fed. Per oggi l’area intorno 1,3420 costituisce il primo supporto, il successivo passa da 1,3375. La resistenza si colloca a 1,3480. Torna a deprezzarsi lo Yen dopo che la produzione industriale giapponese è sorprendentemente calata per il terzo mese consecutivo a maggio, aumentando i timori di un rallentamento della crescita. Verso Euro il supporto passa da 164,24, mentre i livelli di resistenza si collocano a 166 e 166,90. Verso Dollaro il supporto si colloca a 122,24, la resistenza a 123,75.

Materie prime: in forte rialzo il prezzo del greggio Wti dopo l’inatteso calo delle scorte di benzina segnalato dal Doe. Contrastati i metalli industriali con il rialzo del rame (+0,5%) ed il calo dello zinco (-1,4%). Intorno alla parità i metalli preziosi. Tra gli agricoli segnaliamo il forte calo del mais (-3,4%) su attese meteorologiche favorevoli al raccolto per la prossima settimana.

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