Preapertura mercati: listini incerti, tra attesa inflazione Usa e tetto debito
Si prospetta un avvio di contrattazioni all’insegna dell’incertezza per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa. In attesa dell’annuncio del dato sull’inflazione americana, gli operatori stanno digerendo i dati in arrivo dalla Cina (bilancia commerciale). Intanto oggi riapre i battenti la Borsa di Londra, chiusa ieri per festività.
Tra gli spunti di giornata da seguire negli Usa anche la riunione del presidente statunitense Joe Biden con i leader del Congresso chiamati a discutere del tetto del debito.
L’attenzione del mercato, come detto, resta però focalizzata sui dati sull’inflazione negli Stati Uniti: mercoledì viene pubblicato l’indice dei prezzi al consumo di aprile e il giorno successivo è atteso l’indice dei prezzi alla produzione.
A Piazza Affari si osserva la stagione delle trimestrali, con focus sui bancari. Ieri a mercato chiuso sono stati diffusi i numeri di Banco Bpm, mentre stamattina sono arrivati quelli di Mps. Sono attesi in giornata anche i conti di Bper.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.