Petrolio: prezzi in calo per l’aumento a sorpresa delle scorte USA
I prezzi del petrolio sono scesi mercoledì, ponendo fine a un rally di tre giorni, mentre un aumento inaspettato delle scorte negli Stati Uniti ha scatenato preoccupazioni sulla domanda e i dati sull’inflazione hanno suggerito che i tassi di interesse statunitensi rimarranno elevati.
Il Brent è sceso di 60 centesimi, o 0,7%, a $76,84 al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) statunitense è sceso di 69 centesimi, o 0,9%, a $73,02.
In un possibile segnale di indebolimento della domanda, le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di circa 3,6 milioni di barili nella settimana conclusasi il 5 maggio, mentre le scorte di benzina sono aumentate di 399.000 barili, secondo quanto riportato martedì da fonti di mercato dell’American Petroleum Institute.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.