TIM: perdita di 689 milioni in I trimestre, ‘EBITDA in forte miglioramento’
TIM ha annunciato che il “risultato netto del primo trimestre 2023 attribuibile ai Soci della Controllante ha registrato nel primo trimestre del 2023 una perdita di 689 milioni di euro (-204 milioni di euro nel primo trimestre 2022)”, scontando “l’effetto negativo di oneri netti non ricorrenti per 427 milioni di euro (52 milioni di euro nel primo trimestre 2022)”.
“In forte miglioramento l’EBITDA di Gruppo”, che ha riportato una “crescita del 3,8% YoY attestandosi a 1,5 miliardi di euro”.
L’EBITDA di TIM dei primi tre mesi del 2023, si legge nel comunicato, ha confermato il “trend di miglioramento dei trimestri precedenti”, sulla scia della “progressiva stabilizzazione della Business Unit Domestic (1,0 miliardi di euro, -2,8% YoY rispetto a -4,2% YoY nel quarto trimestre 2022, -16,2% YoY nel terzo trimestre, -16,3% YoY nel secondo trimestre e -18,3% YoY nel primo trimestre)”, e grazie, anche, “al contributo sempre fortemente positivo di TIM Brasil (0,5 miliardi di euro, +21,8% YoY)”.
I ricavi totali di TIM sono ammontati nel primo trimestre del 2023 a 3,8 miliardi di euro, in rialzo del 4,3% su base annua, mentre i ricavi da servizi si sono attestati a 3,5 miliardi di euro (+2,8% su base annua), “grazie al miglioramento del trend domestico e al contributo positivo del Brasile”.
Nel comunicato con cui ha annunciato la trimestrale, TIM ha reso noto che “in Italia la strategia di posizionamento premium ‘Value vs. Volume’ è stata ulteriormente rafforzata con incrementi di prezzo selettivi per i clienti esistenti sia fissi sia mobili”.
“Un’ulteriore spinta ad una maggiore razionalità del mercato domestico è attesa dall’approvazione definitiva da parte delle autorità delle tariffe wholesale 2023, che prevedono una riduzione dei prezzi per i servizi di accesso in fibra e un aumento per quelli in rame”.
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