Petrolio: prezzi stabili, futures Brent in calo
I prezzi del petrolio sono rimasti stabili lunedì, poiché il sentiment rialzista sull’inasprimento delle forniture dovuto ai tagli dell’OPEC+ e alla ripresa degli acquisti di riserve da parte degli Stati Uniti ha gareggiato con le preoccupazioni sulla domanda di carburante nei principali consumatori globali di petrolio, Stati Uniti e Cina.
I futures sul greggio Brent sono scesi di 2 centesimi a 73,91 dollari al barile stamani mentre il greggio U.S. West Texas Intermediate era a 69,34 dollari al barile, in rialzo di 4 centesimi.
La scorsa settimana, entrambi i benchmark sono scesi per la quarta settimana consecutiva, la serie più lunga di ribassi settimanali da settembre 2022, a causa delle preoccupazioni che gli Stati Uniti potrebbero entrare in recessione a causa del rischio di un default storico all’inizio di giugno.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.