(9Colonne) – Roma, 3 lug – “Togliere la cravatta in ufficio per sentire meno caldo e risparmiare l’energia dei condizionatori? Mi sembra un’ottima idea”, così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commenta la notizia che l’Eni ha deciso di eliminare per i dipendenti l’uso della cravatta in ufficio nei mesi caldi per risparmiare energia e inquinare meno. “Il risparmio energetico”, prosegue Realacci, “è sicuramente la prima, più ragionevole, economica e lungimirante azione per combattere i mutamenti climatici. Ben vengano tutte le iniziative, dunque, anche le più semplici e immediate, che contribuiscano a raggiungere questo obiettivo. Il suggerimento lanciato dall’Eni potrebbe essere imitato anche da altre aziende e dall’amministrazione pubblica, compresa la Camera dei Deputati. E’ una buona pratica che mi sento di sostenere appieno, anche se forse non sono il migliore testimonial, visto lo scarsissimo utilizzo che faccio dell’accessorio cravatta”.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Le commissioni sui servizi di pagamento delle banche italiane hanno toccato la cifra record di 9,3 miliardi nel 2023, con un CAGR 2021-2023 del 6%. A trainare tale performance sono i ricavi che le banche derivano dall’uso che i clienti fanno delle carte, che registrano un CAGR dell’11%.
Prosegue il risiko nel mondo della consulenza finanziaria e del risparmio gestito. Questa mattina Banca Generali ha deciso di promuovere un‘Opa volontaria totalitaria sulle azioni di Intermonte, storica Sim milanese che opera come investment bank indipendente quotata su Euronext Growth Milan, con l‘obiettivo di revocare le azioni da Piazza Affari. La banca del Leone pagherà un
Cambio di rotta dei fondi aperti. A luglio infatti la raccolta netta ha virato in positivo a +2,95 miliardi di euro.