Eni ha concluso, attraverso la controllata Eni Petroleum Company, il processo di acquisizione delle attività upstream nel Golfo del Messico della Dominion, una delle maggiori compagnie energetiche americane, quotata a Wall Street. L’acquisizione consentirà a Eni di incrementare nel secondo semestre 2007 la produzione equity nel Golfo del Messico dagli attuali 36mila barili di olio equivalente al giorno a oltre 110mila barili di olio equivalente al giorno. I principali campi in produzione che Eni ha acquisito con l’operazione sono Devils’ Tower, Triton & Goldfinger (operati da Eni con una quota del 75 per cento) e Front Runner (37,5 per cento Eni). Altri giacimenti rilevanti, attualmente nella fase di sviluppo, sono San Jacinto (operato da Eni con il 53,5 per cento), Q (50 per cento Eni), Spiderman (36,7 per cento Eni) e Thunderhawk (25 per cento Eni). Le riserve provate e probabili che Eni acquisisce ammontano a 222 milioni di barili di olio equivalente. Nel periodo 2007-2010, la produzione dei giacimenti rilevati da Eni raggiungerà in media i 75mila barili di olio equivalente al giorno. Eni, inoltre, incrementerà la qualità del proprio portafoglio nel Golfo del Messico grazie a nuove licenze con un elevato potenziale esplorativo. L’operazione si inquadra nella strategia volta a rilevare riserve di idrocarburi e produzione in aree strategiche, acquisendo una massa critica e puntando sul forte know how e patrimonio tecnologico raggiunto nelle operazioni in acque profonde. Eni è presente negli Usa dal 1966 con attività di esplorazione e sviluppo e ha partecipazioni in 462 licenze nel Golfo del Messico (di cui 263 dall’acquisizione Dominion) e 158 licenze in Alaska.