(9Colonne) – Milano, 4 lug – Bonifici e ricariche del cellulare, ma anche pagamento delle tasse con il modello F24 e preventivi “fatti su misura” per comprare casa con un mutuo o per assicurare l’auto e l’abitazione: sono sempre più numerosi gli italiani che per fare queste ed altre operazioni usano il telefono o il cellulare. Nel 2006, infatti, ci sono state oltre 42 milioni di chiamate ai call center delle banche. I clienti abilitati ad utilizzare questo canale sono stati circa 13 milioni (al lordo dei clienti che hanno rapporti con più banche), il 23% in più rispetto al 2005, mentre quelli cosiddetti “attivi” – cioè che hanno utilizzato almeno una volta in sei mesi lo “sportello telefonico” per operare sulla propria posizione – sono diventati 1,5 milioni, il 22% in più rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal terzo “Rapporto sui call center bancari e finanziari” condotto da Abi Lab e dal Centro Studi e Ricerche dell’Abi, presentato oggi a Milano. Su oltre 42 milioni di telefonate arrivate ai numeri verdi dei call center bancari, nel 39% dei casi (16,5 milioni di telefonate) i clienti hanno parlato con un operatore soprattutto per fare un’operazione complessa: come bonifici, pagamento delle imposte, compravendita di titoli e di prodotti derivati e il supporto amministrativo per le imprese. Le richieste più semplici (il 61% dei casi), come le informazioni sui prodotti bancari, il saldo del conto corrente o le quotazioni di borsa, invece, sono state gestite direttamente dal cosiddetto “albero vocale”.