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Mediobanca punta a un wealth management da 115 miliardi nel 2026

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One Brand One Culture è il nome del Piano Strategico 2023-2026 presentato oggi a Milano dal Gruppo Mediobanca, che ha confermato l’area strategica su cui intende affermarsi come leader di mercato italiano, per dimensioni e redditività, nei prossimi 3 anni: il wealth management. A questo proposito la divisione wealth management, composta da Mediobanca Private Banking e CheBanca!, vedrà un cambio radicale di approccio, con l’obiettivo di raggiungere, a fine piano, 115 miliardi di euro di masse totali (dagli attuali 85 miliardi) e 85 miliardi di euro di masse gestite (dagli attuali 57 miliardi), grazie ad una crescita media annua dell’11% (circa 10 miliardi di euro di raccolta netta media annua), superiore a quella media di mercato (8%).

L’obiettivo è quello di creare un operatore con caratteristiche uniche in Italia: lo storico imprinting di Mediobanca, sia lato brand che lato contenuto dell’offerta, declinato in coerenza sui segmenti Premier, Private e imprenditori, genererà forte crescita e valore, sfruttando le sinergie tra le divisioni Wealth Management e Corporate & Investment Banking” ha commentato l’Amministratore Delegato Gian Luca Sichel.

La divisione wealth sarà dunque il primo motore di crescita del Gruppo Mediobanca, divenendo il secondo contributore in termini di ricavi e il primo di commissioni.

Nel dettaglio, oltre all’obiettivo patrimoniale sopra citato, il Piano nel wealth management prevede:

  • cospicui investimenti in distribuzione, con una crescita del 25% della rete di professionisti a 1500 unità, di cui 1.350 (+25%) nel segmento Premier e 170 (+15%) nel segmento Private;
  • nuovi investimenti in tecnologia a supporto della rete di vendita, anche alla luce dell’importante passaggio generazionale che la ricchezza farà nei prossimi anni. In particolare, verrà completato lo sviluppo di una Digital Platform che, adottando nuove tecnologie anche di intelligenza artificiale, migliorerà l’esperienza per il cliente, favorirà l’efficacia della rete distributiva e minimizzerà il “cost to serve”;
  • la crescita dei ricavi a oltre 1 miliardo di euro;
  • il rebranding di CheBanca! in Mediobanca Premier per completare il suo processo di riposizionamento;
  • il riposizionamento dell’offerta di prodotti (liquidi e illiquidi, secondo una logica di “in-house guided”) e di servizi (anche di Investment Banking) sulla clientela Premier e Private. A tal fine, elemento distintivo sarà la possibilità di catturare eventi di liquidità derivanti dalla solida interconnessione che Mediobanca ha con le oltre 1.300 imprese di media dimensione.

Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha dichiarato: “con il piano One Brand – One Culture, Mediobanca intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti. Questo entusiasmante percorso sarà compiuto rimanendo ancorati alla “scuola di banca responsabile” saldamente radicata nel DNA della Banca.

Inoltre, continua la valutazione di opportunità di crescita esterna tramite acquisizioni. Nelle mire del Gruppo di Piazzetta Cuccia ci sarebbe Banca Generali.