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WALL STREET: RIENTRO A DUE VELOCITA’ PER LA BORSA USA

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Al rientro dalla pausa per la ricorrenza dell’Independence Day Wall Street ha registrato una sessione volatile caratterizzata ancora una volta da volumi di scambio inferiori alla media. Il sentiment positivo iniziale, originato dalle nuove operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie, non ha resistito a lungo dopo che i dati macroeconomici diffusi in mattinata hanno spinto al rialzo i rendimenti sui bond. Il Dow Jones e’ arretrato dello 0.08% a 13565, l’S&P500 e’ salito dello 0.04% a 1525, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.44% a 2656.

Gli ultimi aggiornamenti sulla congiuntura Usa hanno evidenziato un buon momento del mercato del lavoro. Le nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono cresciute in misura leggermente superiore alle stime, mentre l’indice ADP ha mostrato la creazione di 150 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato. Cio’ ad un giorno dalla pubblicazione del rapporto occupazionale che verra’ rilasciato venerdi’ prima dell’apertura delle borse e per cui e’ prevista la creazione di 125 mila nuovi posti nel settore non agricolo.

Superiore alle attese anche il dato sull’indice ISM non manifatturiero, salito a 60.7 punti contro i 58 stimati dagli analisti. I due aggiornamenti delineano uno scenario di forza per l’economia a stelle e strisce: a risentirne sono stati i Titoli di Stato, alle prese con un considerevole rialzo dei rendimenti. Lo yield sul Treasury a 10 anni (benchmark del settore) e’ schizzato del 5.144% dal 5.054% della sessione precedente.

I dati giunti infine dal comparto energetico hanno evidenziato una crescita delle scorte settimanali che ha avuto l’effetto di far ritracciare le quotazioni energetiche dai recenti massimi. Dopo aver superato la barriera dei $72 al barile (massimo intraday $72.35) il petrolio ha invertito rotta archiviando la giornata comunque in rialzo. I futures con scadenza agosto hanno chiuso a $71.81 al barile, in progresso di 40 centesimi.

Sul fronte societario, l’attivita’ di fusioni ed acquisizioni non sembra affatto rallentare e cio’ potrebbe continuare ad offrire nei prossimi giorni un supporto ai mercati, almeno fino a che non si entrera’ nel vivo della stagione degli utili aziendali.

Ad occupare la scena in mattinata e’ stato il comparto alberghiero dopo che il gruppo di private equity Blackstone ([[BK]]) ha annunciato l’acquisto della catena di hotel Hilton ([[HLT]]) per un controvalore di $20 miliardi ($26 mld considerato il debito – la piu’ ricca offerta di sempre per una societa’ di tale settore). Il titolo ha chiuso con un rialzo di oltre il 26% a quota $45.60 circa. Il fatto ha sollevato non poche speculazioni su simili operazioni che potrebbero essere condotte su altre societa’ del settore tra cui Marriott International ([[MAR]]) e Starwood Hotels & Resorts Worldwide ([[HOT]]).

Nel comparto chimico riflettori puntati su Huntsman ([[HUN]]) in seguito all’annuncio di un altro gruppo di private equity, Apollo Management, relativo ad una proposta di acquisto del valore di $6 miliardi, che rappresenta un premium dell’8% maggiore rispetto alla precedente offerta gia’ accettata dall’azienda la scorsa settimana.

Relativamente all’andamento dei singoli titoli, evidenti pressioni di vendita sul colosso dell’auto General Motors ([[GM]]) dopo aver riportato deludenti vendite nel mese di giugno e ricevuto un downgrade in mattinata da parte degli analisti di Bear Stearns ([[BSC]]).

Tra gli altri componenti del Dow Jones che hanno chiuso in forte ribasso si segnalano American Express ([[AXP]]), JP Morgan ([[JPM]]) e AT&T ([[T]]). In controtendenza Honeywell ([[HON]]), Home Depot ([[HD]]) e IBM ([[IBM]]).

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Sugli altri mercati, sul valutario, euro in leggero calo rispetto al dollaro dopo che la BCE ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse al 4.00%. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3598. In flessione l’oro. I futures con consegna agosto hanno chiuso a $650.60 all’oncia, in ribasso di $4.80.