(9Colonne) – Roma, 9 lug – “Una maionese impazzita”. Così Guglielmo Epifani definisce in una intervista al Corriere della Sera la trattativa sullo scalone. E precisa: “Una cosa da dire alle forze politiche è che in questo Paese si sta smarrendo il confine fra responsabilità dei partiti e del sindacato. Questa vicenda è una maionese in cui non si capisce più chi fa che cosa. Se non si riconosce uno spazio di autonomia al confronto fra governo e sindacato ma ognuno interferisce in questa vicenda, diventando soggetto negoziale, allora è finita”. Il leader della Cgil sottolinea che “c’è chi (Francesco Rutelli, ndr) propone l’innalzamento dell’età delle donne, c’è chi ( Massimo D’Alema, ndr) sostiene che senza risorse è meglio tenersi lo scalone, chi (Lamberto Dini, ndr) ha già deciso che voterà no all’intesa quale che sia. Tutto legittimo, ma questo rischia di rendere impossibile l’esito di questo negoziato. Causa ed effetto delle divisioni e della debolezza del governo. Per questo va usato il buonsenso”. Epifani sottolinea che “con Dini trattammo due mesi in modo assolutamente riservato. Qui escono sui giornali ipotesi che neanche conosciamo. Sono stati annunciati incontri che non sono mai avvenuti, proposte mai avanzate. Bisogna uscirne assolutamente. Fuori c’è un Paese reale che alle volte ti colpisce”.