(9Colonne) – Urbino, 9 lug – Un inibitore dell’enzima (Fatty Acid Amido Hydrolase Faah) potrà portare alla cura del dolore, dell’ansia e della depressione. Il progetto congiunto sviluppato presso le Università di Urbino, Parma, e Irvine, California ha portato alla scoperta di una molecola, siglata Urb597, che potrà essere la base di una nuova classe di farmaci in grado di curare il dolore, l’ansia e la depressione. Con l’annuncio dell’acquisto di Urb597 da parte dell’importante casa farmaceutica Organon il lavoro coordinato e multidisciplinare dei tre gruppi accademici diventa la pietra iniziale e il fattore di accelerazione nello sviluppo di una nuova classe di farmaci che potrebbe apportare notevoli benefici a milioni di persone. La Fahh, un enzima presente nell’organismo umano, a seguito di stimoli in alcune zone del cervello, inattiva molto rapidamente l’anandamide, un neurotrasmettitore appartenente al sistema endocannabinoidico in grado di manifestare proprietà analgesiche, ansiolitiche ed antidepressive agendo sui recettori dei cannabinoidi. Urb597 blocca selettivamente l’inattivazione dell’anandamide innalzandone i livelli esclusivamente nelle zone cerebrali dove è prodotta, evitando così le alterazioni provocate da molecole, quali la marijuana, che agiscono indiscriminatamente sui recettori dei cannabinoidi. “La soddisfazione è grande – commentano i rettori dell’Università di Parma Gino Ferretti e dell’Università di Urbino Giovanni Bogliolo – questo risultato testimonia una volta di più l’alto livello dell’attività di ricerca svolta dai nostri ricercatori. L’interesse che le industrie esprimono in questa direzione fa ben sperare per nuove future collaborazioni fra università e imprese”.
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