(9Colonne) – Roma, 10 lug – Nicola Persico è il primo vincitore della medaglia Carlo Alberto per il migliore economista italiano sotto i quaranta anni. Il premio segue le orme della John Bates Clark Medal istituita nel 1947 per il migliore economista sotto i quaranta anni, spesso una anticipazione del premio Nobel, e il Jahnsson Award inaugurato nel 1993 per il migliore economista sotto i quarantacinque anni in Europa. Il numero di economisti italiani di ottima qualità è ormai altissimo. Alberto Bisin ha calcolato che costituiscono circa il sette per cento dei migliori dodici dipartimenti di economia negli Stati Uniti. C’è inoltre un gran numero di economisti italiani nelle migliori business school e nei migliori dipartimenti europei. Criteri “oggettivi” – scrive Alessandro Lizzeri su lavoce. info – mostrano che Nicola Persico è un economista di grande statura. Sette pubblicazioni nelle riviste più importanti, cattedra a University of Pennsylvania e, trasferitosi a New York University, vincitore di numerosi Nsf grants e della Sloan Fellowship, offerta ogni anno ai migliori otto giovani economisti. Il suo articolo su “racial profiling”, pubblicato nel 2001 sul Journal of Political Economy ha raccolto ben quarantadue citazioni e quello su “provision of public goods in alternative electoral systems” , pubblicato nel 2001 su American Economic Review, ne ha ricevute trentuno. Per articoli pubblicati così di recente, sono ottimi numeri, rivaleggiano con quelli di Susan Athey, ultima vincitrice della John Bates Clark Medal. La ricerca di Persico è molto varia sia come stile che come argomenti. La lista dei suoi articoli va da contributi estremamente teorici, come quello su “information acquisition” pubblicato su Econometrica, ad altri di natura soprattutto empirica come quello sulle cause delle differenze salariali a seconda della statura.