Sequoia Capital: si divide in tre società per tensioni Usa-Cina
Il colosso del venture capital, Sequoia Capital, si dividerà in tre società indipendenti, separando in particolare le attività cinesi e statunitensi a causa delle crescenti tensioni tra le due maggiori economie mondiali.
La società, nota per il suo sostegno iniziale a Google, Instagram e alcune delle più grandi aziende Internet cinesi, ha annunciato che la riorganizzazione verrà resa effettiva non oltre la fine di marzo del prossimo anno.
Nel corso degli anni, ha gestito investimenti tecnologici attraverso il Pacifico, intrecciando fondi pensione e finanziamenti statunitensi con opportunità nei due più grandi mercati Internet del mondo. Ora, con l’aumento del controllo normativo sia a Pechino che a Washington, l’azienda trova sempre più difficile orientarsi nel panorama politico.
Il colosso operava già attraversi tre realtà già in gran parte indipendenti: una focalizzata sulla Cina, un’altra sugli Stati Uniti e sull’Europa e una terza sull’India e il Sud-est asiatico.
Il business in Cina manterrà il suo attuale nome in cinese e adotterà il nome HongShan in inglese. Sequoia India e Sud-est asiatico, che gestisce $9,2 miliardi attraverso 13 fondi, diventerà Peak XV Partners, mentre l’attività di venture capital di Stati Uniti e Europa continuerà a essere conosciuta come Sequoia Capital.
Allo stesso tempo, Sequoia Heritage e Sequoia Capital Global Equities continueranno ad operare sotto il marchio Sequoia.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.