Goldman Sachs: riduce probabilità di recessione Usa al 25%
Goldman Sachs Group ha rivisto le stime sulla possibilità di una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi, abbassandone la probabilità al 25%, grazie all’attenuarsi dello stress nel settore bancario e all’accordo bipartisan per sospendere il tetto del debito nazionale.
A marzo tale probabilità era salita al 35%, in seguito al crollo della Silicon Valley Bank.
Secondo Jan Hatzius, capo economista di Goldman, la situazione è migliorata poiché “i prezzi delle azioni delle banche regionali si sono stabilizzati, gli sbalzi nei depositi si sono ridotti, i volumi di prestito si sono mantenuti e i sondaggi sui prestiti indicano solo un modesto irrigidimento futuro”.
Per quanto riguarda le previsioni di crescita, Goldman prevede un’espansione dell’1,8% nel 2023, mentre il consenso degli analisti intervistati da Bloomberg è dell’1,1%.
Gli economisti di Goldman si aspettano che la Fed aumenti i tassi di altri 25 punti base, molto probabilmente a luglio, portandoli a un range di obiettivo massimo del 5,25% – 5,5%.
“Successivamente, prevediamo una lunga pausa di circa un anno, seguita da tagli molto graduali”, ha scritto Hatzius. “Su base ponderata per la probabilità, continuiamo a ritenere che il mercato sottovaluti le prospettive sui tassi dei prossimi 1-2 anni”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.