Piazza Affari termina in crescendo (+0,7%), Mps a +5%
Chiusura perlopiù positiva per le borse europee, in miglioramento nell’ultima parte di seduta. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,7% a 27.036 punti, con acquisti soprattutto su Mps (+5%), al centro delle speculazioni su eventuali M&A con Bper (+0,2%), Finecobank (+2,8%) e Recordati (+2,6%), mentre arretrano Eni (-0,9%), Pirelli (-0,8%) e Leonardo (-0,7%).
Poco mossa Wall Street, con il rally dei tecnologici in pausa e l’attenzione proiettata alla riunione della Fed della prossima settimana. Gli operatori scommettono sempre più che l’istituto mantenga i tassi stabili nella riunione di giugno, pur lasciando aperta l’opzione per aumenti successivi. In rialzo i rendimenti dei Treasury, dopo che il vicepresidente della banca centrale americana, Richard Clarida, ha escluso tagli dei tassi fino al 2024.
In giornata la Banca mondiale ha affermato che l’economia globale si trova in una situazione precaria, anche a causa dell’inasprimento monetario, gettando ombre sulle prospettive di crescita. In Europa, invece, la Bce ha diffuso il sondaggio mensile sulle aspettative dei consumatori da cui emerge che le prospettive sui prezzi al consumo sono notevolmente diminuite ad aprile.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sugli ordinativi alle fabbriche tedesche (-0,4% ad aprile, meglio delle attese) e le vendite al dettaglio dell’eurozona (stabili su base mensile ad aprile, sotto le attese).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 178 bp, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%. Tra le materie prime, il petrolio (Brent) è tornato sopra i 76 dollari al barile mentre fra le valute l’euro/dollaro scivola sotto quota 1,07 in scia alle indicazioni della Bce.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.