Finale senza spunti a Piazza Affari (+0,07%)
Chiusura poco mossa per le borse europee, in linea con l’andamento incerto di Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia le contrattazioni sostanzialmente invariato (+0,07%) a 27.055 punti. Denaro in particolare su Stm (+3,2%) e Saipem (+3,55%), mentre perdono terreno Finecobank (-3,1%), che ha diffuso i dati sulla raccolta, e Leonardo (-2,15%).
Il sentiment dei mercati resta cauto, in vista delle riunioni di Fed e Bce della prossima settimana, mentre oggi la banca centrale canadese ha alzato a sorpresa i tassi di 25 punti base al 4,75%.
In giornata, l’Ocse ha lanciato l’allarme sulla crescita globale, destinata ad una debole ripresa per via dell’inflazione persistente e delle politiche monetarie restrittive.
Nel frattempo, i dati macro hanno mostrato un calo delle esportazioni cinesi maggiore del previsto, sollevando ulteriori interrogativi sulla domanda globale.
Rendimenti in rialzo sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in aumento di 5 bp a 180 punti base e il decennale italiano di quasi 12 bp al 4,25%. Tra le materie prime, il petrolio (Brent) torna sopra i 77 dollari al barile dopo i dati sulle scorte americane, mentre fra le valute l’euro/dollaro oscilla in area 1,07.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.