Wall Street: S&P riparte da valore di chiusura più alto del 2023. Il trend dei futures
I futures sui principali indici azionari Usa sono in ribasso, dopo la sessione positiva della vigilia, che ha visto l’indice S&P 500 chiudere al valore di chiusura più alto di quest’anno.
L’indice benchmark di Wall Street ha terminato la sessione in rialzo dello 0,62%, a quota 4.293,93, poco al di sotto della soglia di 4.300 punti.
Il Dow Jones Industrial Average è avanzato di 168,59 punti (+0,5%), riportando la terza sessione consecutiva di rialzi.
Il Nasdaq Composite ha riportato un rally dell’1,02%.
Alle 7.15 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono lo 0,19%, i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,12%, mentre i futures sul Nasdaq scendono dello 0,11%.
Lo S&P 500 si avvia a concludere la quarta settimana consecutiva di rialzi per la prima volta dall’agosto dello scorso anno, con un rialzo settimanale pari a quasi +0,3%.
Il Dow Jones va verso la seconda settimana consecutiva di guadagni per la prima volta da aprile, in rialzo dello 0,2%.
Il Nasdaq Composite si appresta a interrompere invece la scia rialzista durata sei settimane, in calo appena lo 0,02%.
Breaking news
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.
Il Volvo Group ha registrato un calo del 29% dell’utile netto nel terzo trimestre a causa di un rallentamento nei settori del trasporto merci e delle costruzioni in Europa. Le vendite sono diminuite del 12%, con una contrazione del mercato degli autocarri in Europa, Nord America e Asia, ad eccezione della Cina. Il CEO Martin Lundstedt esprime incertezza sugli sviluppi macroeconomici a breve termine.
Netflix ha riportato una crescita del 15% nei ricavi del terzo trimestre, raggiungendo 9,82 miliardi di dollari. L’utile operativo è aumentato del 29%, mentre l’utile per azione ha toccato i 5,40 dollari. L’azienda ha acquisito oltre 5 milioni di nuovi abbonati nel trimestre.