Brookfield: acquista Network International per £2,2 mld
Brookfield Asset Management ha annunciato l’acquisizione di Network International Holdings, società quotata a Londra, per un valore di circa 2,2 miliardi di sterline, con lo scopo di espandere ulteriormente la sua presenza nel settore del processamento delle carte di credito nel Medio Oriente.
L’investitore canadese ha raggiunto un accordo per pagare 400 pence per azione in contanti. L’offerta di Brookfield rappresenta un premio del 64% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Network International registrato il 12 aprile, vale a dire l’ultimo giorno lavorativo precedente all’inizio del periodo dell’offerta.
Brookfield è emersa come principale acquirente di Network International dopo il calo dell’interesse da parte di un consorzio che includeva CVC Capital Partners e Francisco Partners, come riferito in precedenza da Bloomberg News.
Nella sua dichiarazione, Brookfield ha sottolineato la logica strategica nell’intraprendere una combinazione tra Network International e Magnati, l’azienda di pagamenti di cui ha acquisito il controllo lo scorso anno dalla First Abu Dhabi Bank. Le possibili sinergie hanno fornito un vantaggio competitivo al gruppo canadese rispetto ai suoi concorrenti nell’acquisizione.
Nel mese di aprile, Brookfield aveva presentato un’offerta preliminare di 400 pence per azione per Network International, superando la precedente proposta di 387 pence presentata da CVC e Francisco Partners. La società ha poi esteso la scadenza per i suoi pretendenti, dando loro tempo fino al 9 giugno per presentare un’offerta definitiva o rinunciare all’acquisizione.
Le azioni di Network International hanno registrato un incremento del 25% a Londra nel corso delle trattative per l’acquisizione, portando la capitalizzazione di mercato della società a circa 2 miliardi di sterline.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.