Supermoney: accordo con VAM SPAC per crescere nel digital tech
Supermoney, broker online italiano che offre servizi di comparazione prezzi e servizi tecnologici principalmente nel settore dell’energia, del gas e delle telecomunicazioni, e VAM SPAC, una special purpose acquisition company quotata su Euronext Amsterdam che ha raccolto proventi per circa 210,3 milioni di euro nel luglio 2021 nell’ambito dell’IPO, hanno firmato un term sheet vincolante relativo a una potenziale aggregazione aziendale. Il Term Sheet Vincolante rimane soggetto a termini e condizioni.
L’obiettivo della business combination è quello di garantire a Supermoney l’accesso ai mercati pubblici dei capitali e di beneficiare di risorse finanziarie per rafforzare ulteriormente il suo posizionamento di mercato nel settore delle utilities e delle telecomunicazioni in Italia, per estendere la sua value proposition attraverso nuove linee di prodotti a valore aggiunto e per entrare potenzialmente in verticali adiacenti attraverso una crescita organica e/o acquisizioni strategiche.
Al completamento della Business Combination, Andrea Manfredi, fondatore, azionista di maggioranza e attuale CEO di Supermoney, continuerà a guidare il Gruppo Supermoney e, a seguito della Business Combination, si prevede che sarà l’azionista di maggioranza e il CEO di VAM SPAC.
La business combination dovrebbe comportare l’acquisizione da parte degli azionisti di Supermoney di una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale di VAM SPAC e l’acquisizione da parte di VAM SPAC del 100% delle azioni di Supermoney, con una valutazione di quest’ultima (pre-money equity value) pari a 200 milioni di euro.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.