(9Colonne) – Roma, 12 lug – L’Eurispes ha sondato le opinioni e le valutazioni dei cittadini sulle tasse e sulla possibilità e sugli eventuali effetti di una riduzione della pressione fiscale nel prossimo futuro. Gli italiani si dividono quasi a metà tra quanti (il 43,4%) ritengono che nel 2006 il carico fiscale dello Stato sia rimasto pressoché invariato e quanti, diversamente, ritengono che esso sia aumentato (42,9%). Appena il 2,6% degli intervistati ritiene tuttavia che il carico sia un po’ diminuito. Quasi i 2/3 degli italiani (il 66,3%) si dicono molto (24,5%) o abbastanza d’accordo (41,8%) con l’affermazione secondo cui “è indispensabile pagare le tasse allo Stato perché la collettività possa avere un livello accettabile di servizi pubblici”, mentre solo il 13,5% esprime il proprio completo dissenso. La maggior parte degli interpellati (il 53,4%), tuttavia, non paga queste tasse volentieri, perché crede poco (22,4%) o per niente (30,8%) nella capacità dello Stato di assicurare una distribuzione equa delle risorse tra tutti i cittadini. Più fiducioso il 40,2% del campione, molto (9,9%) o abbastanza (30,3%) convinto della capacità distributiva dello Stato. Il 50,5% dei cittadini, inoltre, ritiene auspicabile pagare più tasse agli Enti locali e meno allo Stato, poiché ciò consentirebbe un maggior controllo anche attraverso la qualità dei servizi erogati.
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