Tesla: offre ricarica veloce gratuita per 3 mesi negli Usa
Tesla ha recentemente introdotto un’offerta di tre mesi di ricarica rapida gratuita negli Stati Uniti con l’obiettivo aumentare le vendite delle berline Model 3 e smaltire l’inventario entro la fine del trimestre.
L’offerta è valida per i nuovi acquirenti di Model 3 che ricevono la consegna entro il 30 giugno ed è stata lanciata nonostante tutte le versioni della Model 3 abbiano ottenuto il pieno credito fiscale federale statunitense di $7.500 all’inizio di questo mese.
All’inizio di questa settimana, diverse aziende produttrici di stazioni di ricarica si sono unite a Ford Motor e General Motors nell’adottare lo standard di ricarica nordamericano di Tesla.
Tesla ha ridotto più volte i prezzi dei suoi veicoli nei primi mesi di quest’anno, con l’amministratore delegato Elon Musk che ha dichiarato di essere disposto a compromettere i margini di profitto per favorire una continua crescita delle vendite. Nel primo trimestre, la casa automobilistica ha consegnato 422.875 veicoli e dovrà aumentare il ritmo per raggiungere l’obiettivo annuale di 1,8 milioni di unità.
Oltre ad utilizzare la sua rete di Supercharger per promuovere le vendite delle Model 3 in stock, Tesla sta dunque offrendo tre anni di ricarica rapida gratuita per attirare i clienti a prendere in consegna i modelli più costosi, Model S e Model X, entro la fine del trimestre.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.