BCE, Schnabel: dati importanti per la gestione dell’inflazione
Isabel Schnabel, componente dell’Executive Board della Banca Centrale Europea (BCE), ha recentemente ribadito l’importanza di un approccio basato sui dati per la gestione dell’inflazione. Durante un evento organizzato dall’Euro50 Group a Lussemburgo, Schnabel ha sottolineato che è fondamentale mantenere un alto livello di dipendenza dai dati e agire in modo proattivo per evitare rischi legati all’inflazione.
Dobbiamo rimanere altamente dipendenti dai dati e sbagliare sul lato di fare troppo piuttosto che troppo poco. I rischi sia di un disancoraggio delle aspettative di inflazione sia di una trasmissione più debole della politica monetaria suggeriscono che esiste un limite al tempo in cui l’inflazione può rimanere al di sopra del nostro obiettivo del 2%
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.