Tiscali fa shopping a Londra. La società di telecomunicazioni ha comprato la divisione banda larga e voce dell’inglese Pipex, con un milione di utenti attivi, per circa 310 milioni di euro. L’operazione di acquisizione, che verrà effettuata attraverso la controllata britannica Tiscali Uk Holdings, sarà finanziata da una linea di credito di 650 milioni di euro sottoscritta da Intesa Sanpaolo e dalla banca d’affari Usa Jp Morgan.
Piazza Affari ha accolto positivamente l’operazione. Le azioni di Tiscali balzano delll’8,85 per cento a 2,447 euro dopo essere state sspese al rialzo.
Con Pipex, la società sarda allarga il suo bacino di clienti del redditizio segmento a banda larga del mercato delle telecomunicazioni. Tiscali Uk, dopo l’acquisizione di ieri, raggiunge infatti 1,9 milioni di clienti broadband. Tiscali stima per il 2007 dalla divisione di Pipex un fatturato di oltre 300 milioni di sterline e un margine operativo lordo di oltre 20 milioni di sterline.
“L’operazione – commenta l’amministratore delegato, Tommaso Pompei – ci permette di aumentare la nostra quota di mercato a circa il 15 per cento nel Regno Unito. In seguito all’acquisizione si confermano i target di utile netto e di generazione di cassa per il 2008 e ci si aspetta che il rapporto fra posizione finanziaria netta e margine operativo lordo rimanga inferiore a tre”.
La linea di credito di Intesa Sanpaolo e Jp Morgan, dichiara Tiscali in una nota, sostituirà il debito finanziario attuale del gruppo e “potrebbe essere parzialmente rifinanziata, a seconda delle condizioni di mercato, attraverso il ricorso a strumenti di debito di mercato per circa 400 milioni di euro oltre che con il ricorso a un aumento di capitale fino a 150 milioni di euro che ci si attende l’assemblea degli azionisti di Tiscali sarà chiamata ad approvare il prossimo settembre”.
Tiscali ha anche reso noti i dati preliminari del primo sementre, che mostrano un risultato operativo lordo pari a 60 milioni di euro con un incremento del 45 per cento e ricavi pari a 393 milioni (più 23 per cento). Alla fine di giugno gli utenti di Tiscali sono 3,3 milioni di cui 1,54 milioni a banda larga (181mila nuovi nel semestre) e 790mila in accesso diretto.
Il direttore finanziario (Cfo) di Tiscali, Massimo Cristofori, dice che dopo l’acquisizione delle attività di banda larga e voce della società britannica Pipex “in Regno Unito abbiamo finito e raggiunto la giusta massa critica” e ora “resta lo spazio per una crescita in Italia”.
Secondo Cristofori “in Italia ci sono problemi di massa critica” e la società valuterà eventuali occasioni “al giusto prezzo”. Per Tiscali si è parlato di un interesse per la filiale italiana della svedese Tele2, per la quale sarebbe interessata anche Wind. In ogni caso Tiscali “non derogherà” alla sua politica di concentrare le attività in Italia e Gran Bretagna. Cristofori ha quindi sottolineato l’importanza del supporto di “due importanti banche come Intesa Sanpaolo e Jp Morgan”, che hanno sottoscritto la linea di credito di 650 milioni di euro che sostituisce il debito finanziario attuale.
a. d. r.