Cgia: ritardi nei pagamenti tra imprese
L’economia mostra segni di rallentamento e, come conseguenza, si registrano tempi più lunghi nei pagamenti tra imprese, soprattutto da parte delle medie e grandi aziende verso i fornitori. Questa tendenza si è manifestata nuovamente nei primi tre mesi del 2023, con l’indebolimento del Pil che ha portato a un incremento dei ritardi. In Italia, il saldo avviene mediamente dopo 69 giorni dall’emissione della fattura, consolidando una pratica tipicamente italiana che favorisce le imprese più grandi a discapito delle piccole.
Con il probabile aumento dei tassi di interesse annunciato recentemente dalla BCE, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. L’Ufficio studi della CGIA ha sollevato la questione, evidenziando i rischi che questa pratica comporta per le imprese italiane e l’intero sistema economico. È quindi fondamentale prestare attenzione a questi meccanismi e adottare strategie per contrastare gli effetti negativi dei ritardi nei pagamenti.
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La fiducia dei consumatori europei mostra segnali di ripresa a settembre 2024, secondo il sondaggio della DG ECFIN. Il sentiment nell’eurozona rimane negativo ma migliora rispetto ad agosto, mentre nell’intera Unione Europea l’indicatore segna un aumento.
Il sindacato tedesco Ver.di e il consiglio aziendale di Commerzbank chiedono al governo di opporsi pubblicamente all’acquisizione della banca da parte di UniCredit, sottolineando l’importanza di mantenere l’istituto indipendente per salvaguardare i posti di lavoro e i successi raggiunti.
La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione congiunta del gruppo X2O da parte di Vendis Capital Management e Waterland Private Equity Investments, senza sollevare preoccupazioni sulla concorrenza.