S&P, eurozona: PIL a +0,6% nel 2023
S&P Global Ratings ha rilevato che la disinflazione sta iniziando a spingere l’Eurozona fuori dalla stagnazione invernale. L’agenzia di rating attribuisce questa evoluzione alla solidità del mercato del lavoro, agli effetti delle misure fiscali e alla prospettiva di ulteriori aumenti dei tassi di interesse.
In base a questi fattori, S&P Global Ratings ha deciso di modificare le previsioni sul Pil per il 2023, portandole allo 0,6% dallo 0,3% precedentemente previsto. Per quanto riguarda il 2024, le stime sono state “marginalmente ridotte”, nonostante la situazione economica sembri migliorare.
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Finale perlopiù negativo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Sul Ftse Mib resistono le società di servizi pubblici
La fiducia dei consumatori europei mostra segnali di ripresa a settembre 2024, secondo il sondaggio della DG ECFIN. Il sentiment nell’eurozona rimane negativo ma migliora rispetto ad agosto, mentre nell’intera Unione Europea l’indicatore segna un aumento.
Il sindacato tedesco Ver.di e il consiglio aziendale di Commerzbank chiedono al governo di opporsi pubblicamente all’acquisizione della banca da parte di UniCredit, sottolineando l’importanza di mantenere l’istituto indipendente per salvaguardare i posti di lavoro e i successi raggiunti.
La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione congiunta del gruppo X2O da parte di Vendis Capital Management e Waterland Private Equity Investments, senza sollevare preoccupazioni sulla concorrenza.