Economia

Eurovita indagata dalla procura di Milano

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Reuters ha confermato le indiscrezioni raccolte da MF-Milano Finanza in merito a una possibile azione legale contro la precedente gestione di Eurovita. Ma il committente di quest’indagine non è Alessandro Santoliquido, l’amministratore straordinario incaricato di ripristinare la solvibilità della compagnia assicurativa, ma la procura di Milano.

Per ora, secondo indiscrezioni, per Eurovita non sarebbe stato identificato alcun reato, anche se l’indagine del dipartimento della Procura di Milano responsabile dei reati finanziari potrebbe in seguito portare alla valutazione delle accuse e all’imputazione di singoli individui.

Fonti vicine al dossier confermano inoltre la valutazione, da parte dell’amministrazione straordinaria guidata da Santoliquido, degli estremi per un’azione risarcitoria nei confronti dei precedenti organi della compagnia, tra cui il fondo di private equity Cinven che avrebbe potuto evitare lo scoppio dichiarato della crisi della compagnia vita, e allo scopo abbia iniziato a fornirsi di parere legali.

Nel frattempo proseguono senza sosta le riunioni tra banche distributrici delle polizze Eurovita e compagnie coinvolte nel salvataggio per capire come mettere a terra il piano spezzatino per dividere il portafoglio Eurovita e mettere in sicurezza assicurati e dipendenti. Operazione che richiederà necessariamente una proroga allo sblocco dei riscatti, di cui l’Ivass ha dato aggiornamento durante la presentazione a Roma della sua relazione annuale lo scorso 19 giugno. Il piano, come noto, prevede la discesa in campo dei cinque big assicurativi (Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Generali, Unipol e Allianz), pronte a ricapitalizzare una newco con circa 500 milioni per poi spartirsi le polizze di Eurovita e tranquillizzare i clienti sulla solidità degli investimenti. Mentre le banche distributrici dovranno farsi carico di eventuali riscatti anticipati fornendo linee di credito ed è proprio su questo ultimo aspetto che si stanno sciogliendo gli ultimi nodi. È corsa contro il tempo, considerando che il blocco dei riscatti delle polizze deciso da Ivass per evitare la corsa ai rimborsi scade a fine mese.