Economia

L’intelligenza artificiale mette a rischio le elezioni Usa 2024. Ecco perché

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Quale legame c’è tra l’intelligenza artificiale e le fake news? A quali rischi vanno incontro i lettori, che si ritrovano a leggere queste informazioni che sembrano vere, ma in realtà sono false? A sollevare qualche dubbio ed alcune perplessità sui contenuti imprecisi o fuorvianti generati dall’intelligenza artificiale ci ha pensato Eric Schmidt, ex amministratore delegato di Google, che ha sottolineato che siti come Twitter o Facebook non stiano contrastando le fake news generati dagli strumenti avanzati dell’intelligenza artificiale.

Secondo Schmidt, le elezioni del 2024 “saranno un disastro perché i social media non ci proteggono dalle fake news generata falsamente dall’intelligenza artificiale. Ci stanno lavorando, ma non l’hanno ancora risolto. E infatti, i gruppi di fiducia e sicurezza stanno diventando più piccoli, non più grandi”.

Fake news ed intelligenza artificiale, un binomio preoccupante

Eric Schmidt in più di un’occasione ha sottolineato che ci potrebbero essere delle conseguenze indesiderate provocate dal rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ma soprattutto ha sottolineato che il pericolo a breve termine è costituito dalla disinformazione.

Ceo di Google dal 2001 al 2011, successivamente Eric Schmidt ha lavorato come presidente esecutivo della società madre Alphabet fino al 2018. La sua presa di posizione è arrivata a seguito dell’annuncio di YouTube – che è di proprietà di Google – il quale ha comunicato che avrebbe smesso di rimuovere contenuti che avanzano false affermazioni su frodi diffuse, errori o problemi tecnici si sono verificati nelle elezioni del 2020 perché così facendo si potrebbe avere l’effetto indesiderato di limitare la libertà di parola.

Secondo Schmidt i social media dovrebbero consentire la libertà di parola agli esseri umani, non ai computer.

Come l’AI può impattare nella campagna elettorale

La campagna elettorale del presidente Barack Obama del 2008 è stata spesso celebrata come la prima ad utilizzare efficacemente i social media come strumento di mobilitazione per conquistare la Casa Bianca. Nel corso dei quindici anni successivi, la tecnologia non solo è stata uno strumento a supporto delle varie campagne elettorali, ma ne è diventata un aspetto fondamentale.

Nel 2023 è arrivata una tecnologia sicuramente rivoluzionaria, in gran parte non ancora testata, e che potrebbe benissimo andare a rivoluzionare le varie campagne politiche: l’intelligenza artificiale. Il contenuto generato artificialmente, però, troppo spesso confonde realtà e finzione. Questo è il motivo per il quale si stanno sollevando parecchie preoccupazioni in vista delle elezioni presidenziali del 2024.

Il Republican National Committee ha lanciato la sfida la scorsa settimana quando ha pubblicato un annuncio di 30 secondi in risposta all’annuncio ufficiale del presidente Joe Biden che avrebbe chiesto la rielezione nel 2024. L’annuncio, caricato su YouTube, immaginava gli Stati Uniti distopici dopo la rielezione del 46° presidente, presentando immagini crude di migranti che attraversano il confine degli Stati Uniti, una città bloccata con soldati per le strade e jet cinesi che facevano piovere bombe su Taiwan.

La scorsa settimana, la CNN ha mostrato l’annuncio a potenziali elettori a Washington. Mentre alcuni sono stati in grado di identificare che le immagini in esso contenute erano false, altri no. Dopo aver visto scene di personale militare pesantemente armato che pattugliava le strade di San Francisco durante un blocco innescato dall’aumento della criminalità e da una crisi del fentanil, uno spettatore è rimasto a chiedersi se l’episodio immaginario fosse realmente accaduto.

Quando l’intelligenza artificiale è stata usata male

Nelle campagne elettorali, fin da adesso c’è già troppa intelligenza artificiale. Donald Trump, ad esempio, mentre era presidente degli Usa è arrivato al limite di comportamenti no vax mentre c’era la pandemia. Trump aveva suggerito di iniettare i disinfettanti nel sangue per combattere il virus ed era arrivato ad attaccare alcuni esperti, come il dottor Anthony Fauci, immunologo nominato capo consigliere medico dal successore di Trump, Joe Biden.

Il team del principale avversario repubblicano di Trump alla Casa Bianca – Ron DeSantis – era arrivato a pubblicare un video nel quale si vedeva l’ex presidente baciare sulle guance Fauci. Per fortuna in molti hanno capito che si trattava di una fake news, generata con l’intelligenza artificiale. Questo è solo uno dei tanti casi di uso improprio dell’intelligenza artificiale per generare delle notizie false.