Economia

Il turismo torna a spingere il Pil italiano

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I turisti riprendono a frequentare l’Italia, tanto che il numero dei viaggiatori stranieri nel 2022 è più che raddoppiato rispetto al 2021. Il turismo, in altre parole, si è portato in prossimità dei livelli registrati prima della pandemia, anche se in termini reali risulta essere inferiore del 10%. Questo è quanto emerge dall’indagine condotta da Banca d’Italia sul turismo internazionale.

Anche gli italiani hanno ripreso a viaggiare: la spesa è cresciuta in maniera analoga, tanto che l’ampliamento dell’avanzo della bilancia dei pagamenti turistici è tornato ai livelli del 2019.

Turismo internazionale, si riprende a viaggiare

Buone notizie per il turismo internazionale. A livello globale le persone hanno ripreso a viaggiare, con l’unica eccezione dei paesi asiatici dove le restrizioni ai movimenti si sono protratte per buona parte del 2022. La quota del mercato turistico dell’Italia è cresciuta in maniera significativa, passando dal 3,9% al 4,5%.

A contribuire alla crescita delle entrate turistiche hanno contribuito, in egual misura, la spesa dei viaggiatori provenienti dall’Unione europea e quella dei viaggiatori extra-europei. Soffermandosi su questi ultimi, l’Italia ha beneficiato del forte incremento delle entrate dagli Stati Uniti ed, in misura minore, dal Regno Unito.

I turisti sono stati attirati dalle mete culturali e dalle visite alle città d’arte, che erano state tra le mete maggiormente penalizzate mentre c’era la pandemia. Anche le spese connesse ai viaggi di lavoro sono aumentate significativamente. Secondo lo studio della Banca d’Italia dopo

l’eccezionale contrazione del 2020 connessa con la pandemia di Covid-19 e il parziale recupero nel 2021, le entrate e le uscite dell’Italia per viaggi internazionali a prezzi correnti nel 2022 sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente. In rapporto al PIL si sono riportate in prossimità dei valori precedenti la pandemia. In termini reali (relativamente cioè ai deflatori dei consumi nel territorio nazionale dei non residenti e dei consumi all’estero dei residenti italiani), risultano ancora rispettivamente del 9 e 14 per cento inferiori al 2019.

Buone notizie anche per il surplus della bilancia turistica, che è più che raddoppiata sfiorando quota 18,2 miliardi di euro. La sua incidenza sul Pil è ritornata all’1,0%, come era nel 2019, ben al di sopra della media dell’Unione europea. Questo saldo è migliorato in tutti i paesi dell’Ue a forte vocazione turistica.

Le mete più ambite dagli italiani

Quali sono le mete più ambite dai viaggiatori italiani e che costituiscono delle vere e proprie perle per il turismo? A rispondere a questa domanda ci ha pensa Jetcost, che ha spiegato che regioni con il maggior numero di città ricercate sono: Sicilia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Sardegna e Toscana. Le città più cercate dai turisti, invece, sono:

  • Roma;
  • Milano;
  • Jesolo;
  • Gallipoli;
  • Capri;
  • Lampedusa;
  • Lignano Sabbiadoro;
  • Reggio Emilia;
  • Riccione;
  • San Vito lo Capo.

Jetcost ha rilevato, inoltre, che le prenotazioni di alloggi sono aumentati del 33% per il mese di luglio 2023 rispetto al 2022.

Gli italiani non vedono l’ora di andare in vacanza, come dimostra il fatto che le ricerche di alloggi per luglio 2023 sono aumentate del 33% rispetto allo scorso anno, nonostante l’incremento dei prezzi e l’attuale situazione economica – spiega Ignazio Ciarmoli, Direttore Marketing di Jetcost -. La Sicilia è stata una delle regioni più ricercate con sette località tra le 40 preferite per trascorrere queste vacanze, seguita da Emilia-Romagna con cinque e da Lazio, Campania e Puglia con quattro e Sardegna e Toscana con tre. Da Jetcost incoraggiamo tutti gli italiani a godersi queste meritate vacanza.