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Slovacchia nell’Eurozona: l’appoggio di Prodi

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Incrementare i rapporti bilaterali, già oggi ottimi, aumentando i flussi di investimento italiani in Slovacchia. Ma non solo: tra i due Paesi c’è sintonia in politica internazionale e l’Italia sosterrà la Repubblica slovacca per il suo ingresso nell’Euro e nell’adesione al Trattato di Schengen. Sono i temi emersi nella conferenza stampa congiunta del presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, in visita a Bratislava, e del primo ministro slovacco Robert Fico.
In particolare, Prodi ha sottolinea che “il calendario della Slovacchia per l’adesione all’Eurozona è serio e realistico e quindi l’Italia sarà vicina ai processi di ulteriore avvicinamento all’Europa, come per Schengen”. Il presidente del Consiglio sottolinea ancora la sua “sincera ammirazione per il progresso assolutamente straordinario che la Slovacchia sta facendo: la capacità di attirare investimenti esteri e di riequilibrare gli indicatori economici, una seria e appassionata politica europea, fanno della Slovacchia un nostro partner privilegiato”.
Una cooperazione che “sta andando benissimo” anche nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dove “c’è la continua volontà di lavoro comune”. Una nota non in sintonia con la Slovacchia attualmente riguarda il rapporto tra Enel e il Paese mitteleuropeo, dopo l’acquisizione del 66 per cento della società elettrica slovacca Slovenske Elektrarne. Ma su questo terreno Prodi ha assicurato che “c’è la volontà di affrontare i problemi” e che l’Enel “è ben cosciente della responsabilità che si è assunta”. Per parte sua, il primo ministro slovacco Fico rimarca come l’Italia sia “il quarto partner commerciale e il quarto investitore in Slovacchia”; sottolinea inoltre come gran parte del colloquio con Prodi sia stato dedicato proprio alla questione Enel, assicurando che comunque “pacta sunt servanda”; così come è possibile una collaborazione con l’Italia per lo sviluppo delle infrastrutture autostradali del Paese mitteleuropeo.
Fico assicura poi il sostegno della Repubblica slovacca alla candidatura di Milano come sede per l’Expo 2015, chiedendo all’Italia “il sostegno alle nostre candidature presso i diversi consigli delle Nazioni unite”. L’auspicio – dice Fico – è che “non ci siano barriere per lo sviluppo economico e la cooperazione tra i nostri due Paesi” anche perché alla Slovacchia “servono investimenti soprattuto per la costituzione di piccole e medie imprese che rappresentano il motore della crescita”.
E sulla questione Kosovo, i due leader hanno epresso posizioni simili, ricordando la necessità, da un lato, di accelerare il processo di avvicinamento della Serbia all’Unione europea, dall’altro di agire per dare esecuzione al piano di pace Onu sviluppato dal rappresentante speciale per il Kosovo, Martti Ahtisaari.