(9Colonne) – Londra, 19 lug – “Ho fumato cannabis. Mi è successo qualche volta. Ma è stato un errore. Le droghe sono un errore e io ho violato la legge”. Una confessione che arriva 25 anni dopo e che, per di più, arriva da uno dei cosiddetti ambienti “insospettabili”: la sede del ministero dell’Interno britannico. A fare outing è stata Jacqui Smith, nuova responsabile dell’Home Office, nel corso di due interviste televisive. Il periodo “incriminato” è quello trascorso all’Università di Oxford, nei primi Anni ‘80. “Credo che sia stato un errore fumarla – ha spiegato la nuova esponente del governo d’Oltremanica –. Non la tocco più da 25 anni. Adesso, come ministro dell’Interno, ho la responsabilità di assicurare l’applicazione delle leggi, di promuovere le informazioni utili per ridurre il consumo di droga. Condivido le preoccupazioni della gente sugli effetti della cannabis sui giovani e sui problemi di salute che comporta”. Curioso che proprio ieri il premier Gordon Brown abbia affidato alla Smith il compito di esaminare a fondo il problema della droga nel Paese, per stabilire se detenzione e consumo di cannabis debbano subire un inasprimento delle pene. Jacqui Smith è la prima esponente del nuovo governo a fare un’ammissione di questo tipo anche se, i bene informati, dicono che la rivelazione sia stata in realtà concordata con lo stesso Brown, che ha lasciato libertà di coscienza e di “rivelazione” al suo ministro. L’outing della Smith, per quanto clamoroso, non costituisce un precedente, considerando che anche il suo predecessore all’Home Office, John Reid, aveva fatto la stessa dichiarazione.