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Auto, i titoli del settore brillano in borsa: chi sono i vincitori

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Il comparto automobilistico è tra quelli che hanno registrato i maggiori rialzi in borsa da inizio 2023.

Dopo le difficoltà degli anni precedenti generate dagli shock economici (pandemia e guerra su tutti), il settore auto sta vivendo una fase di ripresa, anche se le vendite restano al di sotto dei livelli pre-Covid.

Nel frattempo, prosegue la transizione verso l’elettrico, che sta progressivamente guadagnando quote di mercato rispetto ai veicoli a motore termico. Dinamiche che si riflettono nell’andamento dei titoli azionari.

I titoli del settore aumotive che sono saliti maggiormente in Europa

In Europa, l’indice Stoxx Europe 600 Automobiles & Parts ha registrato nel 2023 un guadagno superiore al 20%, mentre negli Usa l’S&P500 Automobile Manufacturers ha più che raddoppiato il proprio valore (+104%).

Osservando più nel dettaglio le performance dei singoli titoli che compongono gli indici, in Europa spicca l’azienda francese Forvia (+49%), che produce componenti (interni, carrozzerie, scarichi, parti decorative, etc.) a livello globale.

Al secondo posto Ferrari (+48%), titolo per eccellenza dell’automotive di lusso, che tendenzialmente risente in misura inferiore di eventuali rallentamenti del ciclo economico e della domanda.

Fra le altre, rialzi significativi per i produttori di vetture Stellantis (+22%), Renault (+21%) e Mercedes (+18%), ma anche per aziende come Continental (+18%), che fabbrica pneumatici, e Valeo (+15%), specializzata nella componentistica.

Performance nettamente sotto la media, invece, per Volkswagen (+6%) e Volvo (-4%).

Negli Usa vola Tesla

Nel mercato statunitense, spicca Tesla con un incremento del 127% da inizio anno che ha portato l’azienda ad una capitalizzazione di quasi 887 miliardi di dollari.

Il produttore di auto elettriche guidato da Elon Musk continua a beneficiare delle vendite record, grazie alla strategia incentrata su tagli dei prezzi per spingere i volumi e acquisire quote di mercato, anche a parziale discapito della marginalità. Un’ulteriore spinta è arrivata con l’adozione da parte di altri produttori, come Ford (+38% da inizio anno) e General Motors (+16%), dello standard di ricarica supercharger di Tesla. È notizia di oggi che le vendite in Cina sono aumentate del 20% a giugno, per un totale di 93.680 veicoli.

Per quanto riguarda le società automobilistiche quotate In Asia, si segnalano le performance di Toyota (+29%), Hyundai (+32%), Nissan (+47%) e Suzuki (+22%), mentre il produttore di veicoli elettrici BYD, nel quale ha investito anche Warren Buffett, ha guadagnato meno del 6% da inizio anno.

Le sfide future per il settore auto

Nel complesso, il mercato sta scommettendo su una ripartenza della domanda, sebbene il contesto macroeconomico rimanga sfidante. Il settore automotive, infatti, deve ancora in parte fare i conti con dinamiche come la carenza di chip, i rallentamenti nelle catene di approvvigionamento e l’aumento dei costi delle materie prime.

In questo scenario, le tensioni geopolitiche hanno accelerato la transizione verso fonti di energia più sostenibili, con il progressivo abbandono dei combustibili fossili. In Europa è stato decretato lo stop alla produzione di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035, per ridurre le emissioni di CO2 e sostenere la lotta ai cambiamenti climatici.

La strada verso il passaggio completo ai motori elettrici e puliti è tracciata e i principali produttori sono all’opera per adeguarsi, grazie anche agli incentivi dei governi.