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Threads, sfida con Twitter iniziata. Boom di utenti

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La società madre di Facebook, Meta Platforms ha ufficialmente lanciato l’app rivale di Twitter chiamata Threads. Qualche giorno dopo l’annuncio del patron di Twitter, Elon Musk, di un limite temporaneo al numero di post che gli utenti potranno leggere, Zuckerberg tira fuori l’asso dalla manica.

La nuova applicazione della holding Meta Platforms, si presenta come la versione testuale di Istagram, da oggi è disponibile negli Stati Uniti e UK ma non all’interno dell’UE, perché non uniforme alle normative sulla privacy del Vecchio Continente. L’app è compatibile sia con il sistema operativo Android di Google sia con iOS di Apple.

Threads, 10 milioni di utenti in poche ore

Il nuovo social network di Meta, clone di Twitter, ha registrato oltre 5 milioni di abbonati nelle prime quattro ore dopo il lancio. A divulgare i dati è stato il ceo Mark Zuckerberg. “Abbiamo appena superato i 5 milioni di registrazioni nelle prime quattro ore”, ha scritto sul suo account ufficiale di Threads il capo di Meta. E dopo tre ore ha aggiornato le cifre:  “10 milioni di persone si sono registrate in sette ore“, ha scritto il patron di Meta.

Cosa è Threads?

In un post sul blog, Meta ha descritto Threads come uno “spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche” che si basa sulle credenziali degli utenti di Instagram. Supporta messaggi di testo fino a 500 caratteri, foto e video fino a cinque minuti. I thread supporteranno anche i repost, appunto come i retweet, così come i post con le citazioni. Gli utenti possono anche limitare le loro risposte, bloccare e segnalare altri utenti. E i post di Thread possono essere facilmente condivisi come Storie su Instagram.

“Il nostro piano è lavorare con ActivityPub per dare la possibilità di trasferire i tuoi contenuti su un altro servizio, ha scritto la società. La nostra visione è che le persone che utilizzano app compatibili saranno in grado di seguire e interagire con le persone su Threads senza avere un account Threads e viceversa, inaugurando una nuova era di reti diverse e interconnesse. Ci vorrà del tempo, ma penso che sarà un’app di conversazioni pubbliche con oltre 1 miliardo di persone”, scrive Zuckerberg in un post su Threads poco dopo il suo lancio. “Twitter ha avuto l’opportunità di farlo ma non è riuscita. Noi speriamo di farlo”.

La sfida con Twitter

Il lancio di Threads rappresenta una sfida diretta a Twitter, che ha affrontato numerose polemiche da quando Musk ha acquistato la società per 44 miliardi di dollari nell’ottobre 2022. La scorsa settimana, il miliardario e ceo di Tesla ha annunciato una serie di nuove restrizioni sulla piattaforma, limitando il numero di tweet che gli utenti possono visualizzare al giorno, suscitando le proteste degli utenti.

Ricordiamo anche che Meta Platforms è famosa per il suo approccio di copiare i prodotti dei propri competitor e integrarli nel proprio ecosistema. Per esempio nel 2016, Instagram ha lanciato il servizio Stories, replicando Snapchat. E nel 2021, Meta ha presentato Reels, che è simile ai video della piattaforma rivale TikTok. Anche se le piattaforme social alternative, come Mastodon, Blue Sky e Truth Social hanno registrato un aumento del numero di utenti, negli ultimi mesi, nessuna delle tre è stata in grado di sfidare Twitter.

A differenza delle altre società Meta Platforms ha le risorse per competere con Twitter. Inoltre, il nuovo social, Threads farà parte di Instagram, il che significa che potrà beneficiare dai 2 miliardi di utenti attivi del social media. In altre parole, non si parte da zero, come hanno dovuto fare altri aspiranti rivali, come quelli elencati sopra.

Le difficoltà di Twitter

Dopo l’acquisizione di Twitter da parte del patron di Tesla e SpaceX nello scorso ottobre, molti utenti della piattaforma social hanno espresso il desiderio di un’alternativa, in seguito ai cambiamenti che ha messo in atto proprio Musk. Negli ultimi nove mesi, l’azienda ha riscontrato numerosi problemi tecnici, soprattutto durante le dirette su Twitter Spaces, ha licenziato migliaia di dipendenti, ha perso utenti e inserzionisti ed è stata criticata per il modo in cui modera i contenuti. Ma non è tutto, proprio la scorsa settimana, Musk ha adottato misure per limitare il numero di post che gli utenti possono vedere sulla piattaforma, affermando di voler combattere “livelli estremi di data scraping” da parte delle società AI.

Parlando di Twitter e dei grandi cambiamenti che ha introdotto la società, vale la pena sottolineare alcuni segnali positivi in seguito ai cambiamenti di Musk. Secondo le stime di Travis Brown, sviluppatore di software con sede a Berlino, a giugno 2023, Twitter contava ben 850.000 abbonati al suo servizio Twitter Blue. Inoltre, il mese scorso, il nuovo CEO, Linda Yaccarino, entrata a far parte della società, ha portato con sé una solida rete di inserzionisti, credibilità e reputazione nel settore pubblicitario.