BoE, mercati scommettono su picco tassi al 6,5%
Il mercato monetario sta aumentando le scommesse su un tasso terminale da parte della Bank of England (BoE) sopra il 6,5% entro marzo, sui massimi da 25 anni.
Un tale incremento del costo del denaro renderebbe più difficile l’accesso al credito per famiglie e imprese, infliggendo un duro colpo a un’economia già indebolita dal lockdown pandemico. Inoltre, complicherebbe ulteriormente il compito del Primo Ministro Rishi Sunak, in vista delle imminenti elezioni.
Nonostante le difficoltà, ci sono alcuni segnali positivi. Un sondaggio della BoE tra i direttori finanziari ha mostrato un rallentamento delle aspettative di aumento dei prezzi a giugno.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.
