Giappone: salari in rialzo ma giù in termini reali con inflazione. Male anche spese per consumi
Nel mese di maggio la crescita dei salari, in Giappone, è stata pari a +2,5% su base annua, in deciso rialzo rispetto all’aumento precedente dello 0,8%, e a un ritmo superiore rispetto al +0,7% atteso dal consensus.
Tuttavia, in termini reali, ovvero tenendo conto dell’inflazione, i salari sono scesi su base annua dell’1,2%.
Deboli anche le spese delle famiglie, scese su base annua del 4%, molto oltre la flessione del 2,4% stimata, ma in misura minore rispetto al calo precedente pari a -4,4%.
Su base mensile, la spesa per consumi delle famiglie ha segnato in Giappone un calo dell’1,1%, decisamente peggio rispetto al +0,5% stimato e rispetto al precedente ribasso pari a -1,3%.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.