Borsa Tokyo -0,61% tra inflazione Cina e paura Fed. Futures Usa accelerano al ribasso
Trend all’insegna della debolezza per le borse asiatiche: l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,61% a 32.189,73 punti.
La borsa di Hong Kong sale dello 0,40%, mentre Shanghai avanza dello 0,10%.
La borsa di Sidney cede lo 0,48%, mentre Seoul arretra dello 0,18%.
Focus sui dati relativi all’inflazione della Cina: reso noto l’indice dei prezzi al consumo che, nel mese di giugno, ha riportato una performance invariata su base annua, rispetto alla crescita dello 0,2% attesa dal consensus e il rialzo dello 0,2% precedente.
Su base mensile, l’indice CPI della Cina è sceso dello 0,2%.
L’inflazione della Cina misurata dall’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è scesa invece su base annua del 5,4%, più della flessione del 5% stimata e rispetto al calo precedente pari a -4,6%.
Su base mensile, l’indice PPI ha segnato un calo dello 0,8%.
Entrambi i dati sono preoccupanti per l’economia cinese: il trend invariato dell’indice CPI conferma infatti l’inflazione più debole dal febbraio del 2021, mentre il calo su base annua dell’indice PPI è il più forte dal dicembre del 2015.
Se il resto del mondo è alle prese con l’incubo dell’inflazione, la Cina fa fronte alla minaccia delle deflazione.
Si è conclusa intanto la visita in Cina del segretario al Tesoro Usa Janet Yellen.
Yellen ha definito gli incontri con i funzionari del governo di Pechino “diretti” e “produttivi”.
Il sentiment dell’azionario globale risente dei timori di nuovi rialzi dei tassi che hanno depresso la scorsa settimana Wall Street: timori che in realtà erano stati già anticipati dalla Fed di Jerome Powell.
Su base settimanale, lo S&P 500 è sceso la scorsa settimana dell’1,16%, mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,92%.
Il Dow ha perso invece l’1,96% soffrendo la performance su base settimanale peggiore dal mese di marzo.
I futures Usa accentuano i ribassi: alle 8.20 ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono più di 120 punti (-0,37%).
I futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,50%, mentre i futures sul Nasdaq scendono dello 0,64%.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.