(9Colonne) – Roma, 24 lug – Il fallimento della procedura d’asta di Alitalia rilancia l’interesse per l’esperienza di Air France. Non solo perché il vettore transalpino ritorna in auge come il partner più probabile per rilevare la nostra compagnia di bandiera. Ma soprattutto perché più di dieci anni fa ai francesi riuscì il colpo d’ala per uscire dalla crisi. Grazie a una strategia fatta di soppressione di rotte, riduzione dei costi e miglioramento della produttività. E forte di un sistema di tariffe diversificate secondo le condizioni del mercato e della scommessa su un unico hub. La vicenda della compagnia francese è raccontata, su “lavoce. info” da Andrea Goldstein, Senior Economist presso l’OECD Development Centre. Il quale giunge però a un’amara conclusione: “Ciò su cui si può riflettere è la disponibilità dei vari stakeholder a realizzare in tempi brevi misure come quelle adottate in Francia che, pur ovviamente necessarie, potrebbero dimostrarsi ancora insufficienti. Nel nostro Parlamento si discute di Alitalia soprattutto quando un politico soffre un ritardo di un paio d’ore – meglio non pensare cosa potrebbe succedere quando si decidesse di tagliare qualche linea poco redditizia”.
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