USA: domanda mutui in crescita allo 0,9%
La settimana appena trascorsa ha visto un incremento della domanda di mutui negli Stati Uniti, nonostante un aumento dei tassi dei mutui. Un dato sorprendente, che ha contraddetto le previsioni iniziali, è emerso dal rapporto recentemente pubblicato dalla Mortgage Bankers Association, associazione di categoria del settore bancario.
Secondo il report dell’associazione, le richieste totali di mutui sono aumentate dello 0,9% rispetto alla settimana precedente. Il tasso d’interesse medio per un mutuo trentennale a tasso fisso è passato dal 6,85% al 7,07%, raggiungendo il livello più alto da novembre dell’anno scorso. Questa crescita dei tassi non ha scoraggiato i richiedenti, che hanno continuato a presentare le loro domande.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.