Maire: nuovi contratti per €100 milioni
Maire ha reso noto che la sua controllata NextChem Holding, attraverso Stamicarbon, parte della business unit Sustainable Technology Solutions, si è aggiudicata contratti di licensing e fornitura di equipment proprietario per un complesso di ammoniaca e urea per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro, che rappresenta l’acquisizione di maggior valore di Stamicarbon nella sua storia.
Questa aggiudicazione fa seguito ai contratti di licensing e process design package assegnati dallo stesso cliente e annunciati nell’agosto 2022. Questo complesso integrato di ammoniaca e urea nell’Africa subsahariana avrà una capacità di 4.600 tonnellate al giorno di ammoniaca e 8.000 di urea, in due treni di produzione.
Il progetto, che dovrebbe essere operativo nel 2026, mira a soddisfare la crescente domanda di fertilizzanti di alta qualità nell’area e, grazie alla posizione strategica dell’impianto, potenzialmente a livello globale. Il complesso all’avanguardia utilizzerà la tecnologia per fertilizzanti azotati di Stamicarbon e attrezzature proprietarie che consentiranno di ridurre il consumo energetico e minimizzare le emissioni di ammoniaca.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.