E’ sempre più preoccupante la situazione della Cina. Lo confermano i dati in chiaroscuro sull’economia del Dragone pubblicati stamattina:
- Pil trimestrale in salita dello 0,8%, contro una previsione dell’1,4% e un dato precedente del 2,2%;
- vendite al dettaglio anno su anno del 3,1%, contro una previsione del 15,4% e un dato precedente del 12,4%;
- investimenti in beni immobili in rialzo del 3,8%, contro un’attesa del 4,3% e un dato del mese precedente del 4%.
Migliori delle attese il Pil anno su anno (+6,3% contro un consensus del 4,7%), produzione industriale anno su anno (4,4% contro una stima del 3,4%). Stabile al 5,2% la disoccupazione, come da attese, mentre il tasso di disoccupazione dei giovani tra 16 e 24 anni è salito al 21,3% il mese scorso. Facciamo il punto.
La disoccupazione giovanile in Cina
Come accennato, sta salendo la disoccupazione giovanile in Cina. Non solo: le autorità hanno ammesso che continuerà a salire nei prossimi mesi, prima di raggiungere un picco intorno ad agosto. Colpa del mismatch tra domanda e offerta di lavoro. I giovani disoccupati rappresentano solo l’1,4% della forza lavoro potenziale nelle aree urbane cinesi (non ci sono dati sullo status occupazionale dei giovani delle aree rurali), stima Dan Wang, capo economista della Hang Seng Bank China. Tuttavia, a suo avviso il malcontento dei giovani potrebbe innescare una maggiore perdita di fiducia nell’economia cinese in toto.
L’economia cinese
La crescita cinese è particolarmente deludente sul fronte del Pil trimestrale, delle vendite al dettaglio e degli investimenti immobiliari. “Questo, insieme ai dati precedenti sul commercio, l’inflazione e il credito, conferma la nostra opinione che lo slancio di crescita sottostante è ancora molto debole”, ha chiosato Qian Wang, capo economista per l’Asia e il Pacifico di Vanguard.
Ricordiamo che lo scorso marzo il premier cinese Li Qiang ha dichiarato che il Paese deve raddoppiare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di crescita economica del 5% quest’anno, ammettendo che l’obiettivo “non sarà facile” da raggiungere, sebbene l’economia si stia “stabilizzando e riprendendo”.
Nel giugno scorso la People’s Bank of China (PBOC) ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta in quasi un anno per rilanciare l’economia. Inoltre, nel settore immobiliare sono stati introdotti incentivi fiscali per favorire la vendita di immobili e promuovere gli investimenti nel settore. La Cina sta inoltre pianificando di ridurre ulteriormente i contributi sociali aziendali per incoraggiare la nascita di nuove imprese nel settore edile.