di Mariano Ronchi
Efficacia ed efficienza spesso vengono associati come termini univoci. In realtà, esiste una differenza sostanziale tra un termine e l’altro, che dovrebbe interessarti soprattutto se siete investitori e vi state domandando se state applicando la giusta strategia per la creazione del vostro portafoglio. Costruire un portafoglio di investimenti efficace ed efficiente durante un periodo di inflazione in aumento come quello che stiamo vivendo attualmente in Italia, richiede un approccio strategico, sia che abbiate un reddito elevato, sia che siate ereditari o investitori professionisti.
Una volta stabilito come allocare le risorse è necessario accertarsi del livello di efficienza e di efficacia di ciascuna componente del portafoglio, che non dipende dai prodotti inseriti, bensì dalla progettazione. Infatti, partire dai prodotti porterebbe a compiere scelte errate, in quanto ogni prodotto risente dei comportamenti del gestore o da fattori inerenti al mercato, non valutabili in partenza. Ecco perché è necessario, prima di scegliere i prodotti, definire il progetto dell’investimento.
Cosa si intende per portafoglio “efficace”?
Possiamo definire “efficace” un portafoglio quando possiede le capacità di raggiungere gli obiettivi finanziari prefissati. Un portafoglio efficace genera rendimenti che soddisfano o addirittura superano gli obiettivi di crescita del reddito nel lungo periodo.
Cosa si intende per portafoglio “efficiente”?
Parliamo invece di “efficienza” quando il portafoglio possiede la capacità di raggiungere quegli stessi obiettivi, ottenendo il massimo rendimento, al minor costo e/o rischio possibile. È necessario rendere efficiente il proprio portafoglio, con lo scopo di ottimizzare il rapporto rischio/rendimento, massimizzando i risultati e mantenendo il rischio sotto controllo. Questo può implicare l’utilizzo di strategie non solo di diversificazione, ma anche l’equilibratura periodica e minimizzazione delle commissioni di transazione e dei costi di gestione.
Linee guida strategiche da applicare
Quali possono essere le azioni strategiche da mettere in pratica per ovviare a un portafoglio poco producente?
Ecco alcune linee guida da applicare:
- Diversificazione: la regola più importante. La diversificazione è fondamentale sempre, ma lo è in particolar modo durante un periodo di inflazione in aumento. Investire in una varietà di asset class, come azioni, obbligazioni, beni immobili e materie prime, può contribuire a ridurre il rischio complessivo e ad affrontare l’impatto dell’inflazione su ogni oggetto di investimento in modo diverso.
- Azioni: un’opzione interessante durante un periodo di inflazione crescente, soprattutto per determinati settori che possono addirittura trarre vantaggio dai tassi in aumento, come ad esempio i beni di consumo di base, il settore energetico e le società finanziarie.
- Obbligazioni indicizzate all’inflazione: si tratta di strumenti finanziari progettati per proteggere gli investitori proprio dall’aumento dei tassi di inflazione. Queste obbligazioni sono collegate a un indice di inflazione e i loro pagamenti di interesse e capitale vengono adeguati all’aumento dei prezzi. Possono rappresentare quindi una componente difensiva del portafoglio.
- Investimenti alternativi: parliamo di fondi hedge, materie prime o beni immobili, che possono essere considerati come una forma di diversificazione aggiuntiva. Alcuni di questi possono agire come copertura contro l’aumento dei prezzi. È fondamentale condurre ricerche approfondite e valutare attentamente tutti i rischi che potrebbero comportare.
- Asset internazionali: l’inflazione può variare da paese a paese, per cui investire in mercati esteri ed includere asset internazionali nel proprio portafoglio, può contribuire a diversificarne il rischio.
- Liquidità: durante un periodo di inflazione in aumento, può essere vantaggioso avere una certa quantità di liquidità a disposizione. Questo per consentire di cogliere eventuali opportunità di investimento interessanti che potrebbero emergere durante periodi di volatilità o di acquistare beni e servizi prima che i loro prezzi aumentino ulteriormente.
Naturalmente, questi sono piccoli accorgimenti da tenere sempre in considerazione, non dimenticando però che la creazione di un portafoglio di investimenti efficace richiede una pianificazione personalizzata in base alle proprie circostanze finanziarie, obiettivi e tolleranza al rischio.
In conclusione
Un portafoglio investimenti efficace ed efficiente deve essere personalizzato in base alle esigenze e agli obiettivi dell’investitore, prendendo in considerazione una combinazione di fattori: l’orizzonte temporale degli investimenti e il rendimento atteso, la tolleranza al rischio, la liquidità, i costi associati e in particolare, la diversificazione del portafoglio. Quest’ultima infatti, riduce il rischio complessivo, poiché il successo o il fallimento di un singolo investimento può essere bilanciato dagli altri.
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