Yum Brands: conti sopra attese grazie a KFC
Nell’ultimo trimestre, Yum Brands ha superato le stime relative a ricavi e profitti grazie soprattutto all’andamento positivo dei ristoranti KFC. Questo ha bilanciato il traffico meno intenso nei punti vendita Taco Bell e Pizza Hut.
Le vendite trimestrali comparabili di KFC hanno registrato un balzo del 13%, superando le stime di una crescita dell’8,3%. La catena di pollo fritto ha anche aperto 600 nuovi ristoranti in 60 paesi nel trimestre.
Al netto di alcuni elementi, Yum Brands ha guadagnato $1,41 per azione, più delle stime di $1,24. L’azienda sta beneficiando del raffreddamento dei costi delle materie prime. Le vendite totali nei negozi aumentano del 9%, superando le stime degli analisti di un aumento del 7%.
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Secondo gli analisti di Bank of America, la crescita dei ricavi nel settore lusso sarà limitata nel secondo semestre del 2024 e nel 2025, con pressioni sui margini e stagnazione dell’EBIT. Il deterioramento è attribuito principalmente al consumatore cinese. La banca ha declassato diverse aziende del settore e rivisto al ribasso i target price di molte azioni.
Le azioni cinesi hanno chiuso in moderato rialzo, supportate da una riduzione imprevista dei tassi di interesse a breve termine e da una forte iniezione di liquidità. L’attesa conferenza stampa del governatore della Banca centrale potrebbe annunciare ulteriori misure di sostegno.
A settembre, l’indice Pmi del settore manifatturiero dell’Eurozona è sceso a 44,8 punti, segnando il livello più basso degli ultimi 9 mesi. Anche l’indice composito della produzione è diminuito, passando da 51 a 48,9 punti, tornando in territorio di contrazione. L’indice Pmi dei servizi è calato a 50,5 punti. Secondo Cyrus de la Rubia di Hcob, l’Eurozona si avvia verso la stagnazione economica.
L’Istat ha rivisto al ribasso la crescita del Pil per il 2023, ora stimata allo 0,7%. I dati aggiornati mostrano anche una crescita del Pil del 4,7% nel 2022 e dell’8,9% nel 2021.