Buzzi: redditività in crescita nel 1H23 grazie ai prezzi
Nel primo semestre del 2023, Buzzi ha registrato un rallentamento nei volumi di vendita. Il cemento è sceso dell’8,3% e il calcestruzzo preconfezionato del 12,3%. Questo rallentamento è stato particolarmente evidente in Europa Centrale, Polonia e Repubblica Ceca, mentre la domanda è rimasta più forte in Italia e negli Stati Uniti.
Sebbene i volumi di vendita abbiano rallentato, Buzzi ha visto un netto miglioramento della redditività in tutti i mercati. Questo è stato possibile grazie all’effetto dei prezzi favorevoli, nonostante l’aumento continuo dei costi di produzione.
Nel dettaglio, l’azienda ha registrato un fatturato consolidato di 2,150 milioni, in aumento del 14,3%, e un margine operativo lordo di 575 milioni, in aumento del 57,6%.
Guardando al futuro, Buzzi ha rivisto al rialzo le indicazioni per l’intero esercizio 2023. L’azienda prevede un margine operativo lordo ricorrente compreso tra 1.100 e 1.200 milioni. Questo evidenzia la fiducia dell’azienda nella sua capacità di gestire i costi e ottimizzare le vendite, nonostante le sfide del mercato attuale.
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Seduta positiva per le borse europee, dopo il core Pce Usa e aspettando inflazione UE e job report. A Piazza Affari svettano Moncler e Stm
Apertura positiva per Wall Street dopo i nuovi dati sull’inflazione di agosto. Il PCE è aumentato dello 0,1% rispetto al mese precedente, in linea con le attese, e del 2,2% su base annua. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq segnano incrementi, mentre il petrolio WTI è in leggero calo.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) del Canada ha registrato una crescita dello 0,2% a luglio, superando le aspettative degli analisti. Questo aumento è stato principalmente sostenuto dal commercio al dettaglio, dal settore pubblico e dal comparto finanziario e assicurativo.
High Quality Food, azienda del settore agroindustriale, ha registrato un utile netto stabile di 400mila euro, con ricavi in aumento del 5% a 9,7 milioni di euro nel primo semestre. La crescita del risultato operativo e del margine operativo lordo, insieme all’aumento dell’indebitamento netto, sono stati influenzati dall’incertezza della crisi energetica.