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Un consulente finanziario fa guadagnare 2.150 euro l’anno

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Il consulente finanziario è la fonte principale di consigli d’investimento per gli italiani. Soprattutto di quelli con un alto livello di educazione finanziaria. Lo certifica il nuovo studio di Allianz, intitolato “Playing with a squared ball: the financial literacy gender gap“, condotto su oltre 1.000 persone in Italia e altrettante in altri 6 paesi (Usa, Australia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna) per indagare i livelli di educazione finanziaria. Vediamo i principali risultati dello studio.

Educazione e consulenza finanziaria

La figura del consulente finanziario è particolarmente importante per la generazione Y o Millennial (47%), contro il 43% degli amici. La ricerca nota anche una maggiore ricerca di consulenza finanziaria in altri paesi europei, come Francia (56%) e Germania (51%).

L’educazione finanziaria permetterebbe alla famiglia media italiana di guadagnare mediamente 2.150 euro l’anno in più, stima la ricerca di Allianz, confrontando una famiglia finanziariamente educata a una finanziariamente ignorante nell’arco temporale di 10 anni. Per una persona con alta educazione finanziaria il guadagno aggiuntivo associato può essere di 2.300 euro l’anno e nell’arco di 30 anni il guadagno può sfiorare i 128 mila euro.

Come mostra il grafico sotto, nel nostro paese il 21% degli italiani ha una scarsa educazione finanziaria, il 61% ne ha una media e solo il 18% ha un’educazione finanziaria elevata.

Da cosa dipende l’educazione finanziaria

Lo studio di Allianz indaga anche le determinanti dell’educazione finanziaria. La prima è l’età, tant’è che i più alfabetizzati sotto il profilo finanziario sono i baby boomer (nati fra il 1945 e il 1964).

Un altro fattore importante è il genere: il 30% delle donne ha un basso livello di alfabetizzazione finanziaria, contro il 12% degli uomini. Solo in Germania il genere femminile ha una maggiore educazione finanziaria rispetto a quello maschile: 22% contro il 10% di esperti sul tema. Ma qui c’è un tema culturale: nel paese infatti esiste una maggiore percentuale di donne unico decisore finanziario all’interno della famiglia e questo contribuisce a incrementare il livello di educazione finanziaria.